Vuelta a España 2018, Top/Flop del giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2018.
TOP
Jelle Wallays (Lotto Soudal): Capolavoro del corridore belga, che svernicia il più veloce (sulla carta) Bystrom e riesce a tenere a bada il rientro del gruppo. In una Vuelta in cui di percorsi adatti a lui ce ne erano ben pochi, riesce a sfruttare praticamente l’unica occasione a disposizione. Prima vittoria per la Lotto Soudal in questa Vuelta un po’ sottotono, se si esclude la maglia a pois di De Gendt, con la dirigenza che ora dovrà offrire una bella birra a Wallays.
Sven Erik Bystrøm (UAE-Emirates): Il norvegese arriva con le energie al lumicino nel finale, facendosi sorprendere allo sprint dal compagno d’avventura. Un risultato comunque incoraggiante per il 26enne ex campione del mondo U23, che da quando è passato professionista non è ancora riuscito a mantenere le promesse. Un secondo posto da cui ripartire.
Iván Garcia Cortina (Bahrain-Merida): Altro piazzamento per il giovane spagnolo che sta correndo una Vuelta a tutto gas. In avanscoperta nelle tappe di alta montagna, attivo in quelle di media e sempre presente anche nelle volate di gruppo. Oggi arriva un quinto posto alle spalle di Sagan e Viviani, che sarebbe potuto essere un podio senza i due fuggitivi davanti. Conferma comunque di avere un gran motore e, non a caso, la Bahrain-Merida lo ha blindato per altri due anni.
FLOP
Jetse Bol (Burgos-BH): Il corridore olandese spreca una buona opportunità, facendosi staccare dagli altri due fuggitivi che alla fine si sono giocati la tappa. Un vero peccato, perché oltre a regalarsi una bella gioia personale, avrebbe fatto un grande favore alla sua squadra, che finora non è riuscita a brillare come avrebbe voluto e un podio (nel peggiore dei casi) sarebbe stato una bella iniezione di fiducia per tutto l’ambiente.
Squadre dei velocisti: La stanchezza è tanta dopo 18 giorni di corsa, ma le squadre degli sprinter hanno fatto la figura dei polli quest’oggi. Dopo aver tenuto i fuggitivi a circa due minuti per gran parte della tappa, non riescono più a rientrando palesando una cattiva organizzazione e anche un gran mal di gambe. Questa era la penultima occasione per i velocisti, che già ne avevano avute poche precedentemente; a questo punto resta solo Madrid.
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